Morale della favola – Il corvo e la volpe
Il corvo e la volpe
di Esopo
Un corvo aveva rubato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un albero. Lo vide la volpe e le venne voglia di quella carne. Si fermò a’ suoi piedi e cominciò ad adularla, facendo grandi lodi del suo corpo perfetto e della sua bellezza, della lucentezza delle sue penne, dicendo che nessuno era più adatto di’ lui ad essere il re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato senz’altro, se avesse avuto la voce.
Il corvo, allora, volendo mostrare che neanche la voce gli mancava, si mise a gracchiare con tutte le sue forze, e lasciò cadere la carne.
La volpe si precipitò ad afferrarla e beffeggiò il corvo soggiungendo: “Se, poi, caro il mio corvo, tu avessi anche il cervello, non ti mancherebbe altro, per diventare re”.
[Esopo]
Morale: La superbia e’ cattiva consigliera.
Ah, questa volpe questa volpe. (Ma quanto sono bellini quelli dell’immagine! Pure il corvo superbo ti fa piacere)