Natale è sempre Natale
(ehm…questo è il mio posto ideale)
con notevole ritardo, e non è da me. Non è da me!
Eccomi qui con le ricette tipiche regionali italiane, almeno, perché il Natale in tavola è sempre attivo 😛
BUONE FESTE A TUTTI!!
…beyond words…
Mood
Per la serie “Assurdità”: mia mamma e l’INPS
Appello spassionato e un tantinello disperato
Cara terra, o chi per te, sia forse il sole o chi per lui, probabilmente hai pianificato di squagliarci tutti il più lentamente possibile. Ora, non per interferire con i tuoi piani, per carità, ci mancherebbe, ma, ecco, se proprio vuoi annientarci, per cortesia, manda un bel meteorite gigantesco e, in una sola botta, fine dei giochi. Ti prego di prendere in considerazione il mio, non voglio chiamarlo consiglio, ma direi, piuttosto, suggerimento.
Betta
L’essenziale
“Voi cominciate a lavorare sodo fin da piccoli, e lavorate sino a che siete grandi, e poi cominciate di nuovo a lavorare. E lavorate per tutta la vita. Poi, quando avete finito, morite lasciandovi tutto alle spalle. Questa noi la chiamiamo schiavitù. Voi siete schiavi dal momento in cui cominciate a parlare sino a quando morite; noi invece siamo liberi come l’aria.
Abbiamo bisogno di ben poche cose, e non è difficile procurarsele. Il fiume, il bosco, la pianura ci danno tutto quello di cui abbiamo bisogno, e noi non saremo mai schiavi, né manderemo i nostri bambini nelle vostre scuole, dove possono solo imparare a diventare come voi.”Nativi Americani
La coscienza
cos’è? ma esiste la coscienza? Io direi di sì. Quel famoso grillo parlante che svela tutte le tue bugie, più efficace di qualsiasi siero della verità. L’unica e sola che conosce le esatte intenzioni di tutto ciò che fai e dici, e ti ripete “tu sai cosa hai fatto, puoi negarlo quanto vuoi, io lo so, tu lo sai”. Eccola la coscienza. Esiste, esiste eccome. Eppure, non sembra tanto diffusa, o anche, ognuno sembra averne un concetto tutto suo, il che non può essere. Facciamo mente locale: chi non ha mai (mai!) sentito una vocina dentro di sé, ripetere a cantilena ciò che abbiamo fatto o detto? Una vocina che ci dice papale papale quello che magari stiamo negando e ci ostiniamo a negare a voce alta? Quella è la coscienza. Ed è uguale per tutti, nessuno escluso. Ma pare che così non è, visto che si fa e si dice di tutto, a danno (spesso di vita) di altri senza nemmeno rendersene conto, come se quella vocina fosse muta. Certo, si può mettere a tacere, come fa Pinocchio che colpisce il grillo parlante ogni volta che non vuole ascoltarlo. Ma il grillo parlante non tace, perché come stanno le cose lo sa benissimo (lo sa Pinocchio), e metterlo a tacere è come annullare noi stessi. Personalmente ho provato ad ignorarla, ma lo trovo difficilissimo, vincolante, limitante, perché trovo difficilissimo trattenere ciò che dentro di me so bene essere vero, e che mi fa sentire libera e viva solo se lo tiro fuori.
Ricapitolando: la coscienza esiste, e non è un “concetto individualmente interpretabile”, ma qualcosa comune a tutti e che ci accomuna tutti, perché parte proprio dal fatto che si sa di fare del male, si sa quello che fa del male a noi stessi, che, di conseguenza, se rifatto, procura lo stesso male agli altri. Sapendo questo, il grillo parlante non può essere messo a tacere, perché anche se non parla, ti assorda. Anzi, se gli si desse maggiormente retta, molte cose andrebbero di certo meglio di come vanno.
Mother
Laughing in the purple rain
I’ll miss you