Dic 27, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su 5/12/2010 L’importanza del Natale

5/12/2010 L’importanza del Natale

La celebrazione della giustizia.

Per chi ci crede e per chi no, e al di là della religione e della fede,  il Natale parla innanzitutto di una nascita, di qualcuno che in un modo o in un altro, che si accetti o meno, ha segnato la storia dell’umanità. Da un punto di vista storico non è facile parlarne, perchè la storia in sé è stata ricoperta da strati e strati di leggenda e mito, in secoli e secoli, per cui ormai è ovviamente difficile individuarla. La fuga da Erode, la cometa, il viaggio fino a Betlemme, i Re Magi. Storicamente la strage degli innocenti c’è stata. Il resto non è certo. Come dell’esistenza di quest’uomo, sul quale c’è un solo riferimento storico, da parte di  (correggo:)Tacito, che, parlando della Galilea, lo definisce (sempre che sia lui) “un taumaturgo che solleva le folle”.
Ma personalmente è lui che vorrei valorizzare, però non a livello di “predica religiosa”, che detesto, ma come uomo. A lui questo non piacerebbe, perchè non ha fatto altro che ripetere di essere uguale a tutti gli altri, figilo di Dio sì, ma come tutti noi. Non ha fatto altro che dire questo, che siamo tutti uguali. Ci facciamo la guerra dando importanza a cose che non hanno nessuna importanza, giudicando e classificando gli altri in base a quello che hanno e non a quello che sono. Ci ha mostrato quanto siano inutili le guerre, quanto sia ingiusto giudicare dal momento che tutti abbiamo una stessa sorte, e nessuno ha diritto alla libertà più di un altro. Ci ha fatto vedere “l’Uomo”, nel tentativo di farci capire dove sbagliamo (ma non mi pare che l’abbiamo capito). Quello che ha vissuto ci ha dimostrato che il mondo è dei prepotenti, che se non la pensi come loro arrivano a toglierti di mezzo (mi domando cosa sia cambiato da allora…). Ci ha detto che siamo tutti legati, tutti figli di una stessa fonte, di cui lui si è fatto carne (e noi carnefici) con gli stessi diritti e un solo dovere: rispettare i diritti degli altri che sono i nostri stessi diritti. Ci ha detto che siamo liberi di decidere, chi essere e cosa fare, e anche se credere o meno, senza mai farci influenzare dalle sciocche e inutili parole di bigotti e opportunisti. Ci ha insegnato ad aprire la mente. Non è venuto ad imporci la fede, ma ad insegnarci ad averne, a dimostrarci cos’è l’amore (fede e amore sono strettamente coincidenti). La fede non si inculca, né si tramanda, né tanto meno si impone, tentare di farlo attraverso i riti che, ripetuti a memoria, diventino abitudini è solo un’illusione. La fede c’è o non c’è. Si arriva a sentirla, come l’amore. Che male ha fatto, quindi?  E’ questo che ci ha detto, eppure per questo è morto. Un’ingiustizia esemplare, morire per le proprie idee.
La fede è personale, come l’amore. E’ comprensione per gli altri per il semplice fatto che siamo tutti uguali. Io credo. Ma la mia fede non si basa su riti e abitudini né su forme spirituali magari vendicative che impongono di credere attraverso la paura (chi pecca va all’inferno) – cioè quelle degli “scribi e farisei” e dei “sepolcri imbiancati”.  La “mia” fede si è confermata e radicata proprio sul “fatto” che si trattava di un uomo come tutti. Il punto è che non lo era, solo un uomo, e noi ancora non lo capiamo, purtroppo. Motivo per cui molto pensano che il Natale sia solo commercio e sperpero (anche in questo caso dipende sempre dall’animo con cui si affronta e si vive…come la fede).
Ecco perché ritengo il Natale fondamentale.

(da succublog splinder)

5/12/2010 L’importanza del Nataleultima modifica: 2011-12-27T13:54:58+01:00da ellypettino
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