Dic 27, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Giochi di parole

Giochi di parole

Il tipo di comicità che amo di più è quella fatta di doppi sensi, di significati inespressi e di giochi di parole e con le parole. A me fa ridere parecchio, e mi ci diverto spesso ad inventarne, anche se non ai livelli di chi sa creare veri e propri capolavori. Questa l’ho ripescata da un post che ho messo un paio d’anni fa. E’ venuta fuori mentre scherzavo con un’amica su msn, in uno di quei momenti che, per quanto futili sembrino, sono tra i migliori che si trascorrono, perchè del tutto senza pensieri, senza oppressione, senza “serietà”, ma “demenzialmente” creativi (o creativamente demenziali). Una scemata, insomma. Ma sul momento mi sono davvero divertita, è questo il ricordo che ne ho.

Per dindi e rindina….

 

Dindi e Rindina erano due sorelle gemelle. Un giorno vagavano insieme per la foresta di Oibò….mentre vagavano bel belline, si imbatterono nel dio Perbacco, che, insieme alla compagna Accipicchia e al loro figlio Perbaccolino, le riempì di accidenti. Fuggendo a tutta birra da questo luogo impervio, giunsero a Vaffanzum (in lombardo noto come Vaccagher), un luogo pieeeeeeno pieno di gente in vacanza. Girando tra la folla, e non sapendo dove andare, le due sventurate chiesero informazioni a due giovani, che a quel paese c’erano stati mandati molto spesso: un genovese (Belin) e un milanese (Pirla), che, dissero, erano là a caccia di cacchi e corbezzoli. Da cosa nasce cosa, tra i 4 giovani qualcosa nacque: una bella serie di cavoli e mortacci. Dopo il lieto (??) evento, si trasferirono tutti a Morìammazzato, cittadina limitrofa di Vaffanzum, e di certo non meno popolata.

(del 24/9/2010)

Giochi di paroleultima modifica: 2011-12-27T11:45:00+01:00da ellypettino
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