Dic 27, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Lamentarsi

Lamentarsi

senza fare niente per cambiare le cose è una inutile perdita di tempo.
Lamentarsi di quello che si vive ogni giorno, delle persone che hai intorno, se ricevi aiuto o meno, delle situazioni in cui ti trovi. Eppure molti lo fanno. Ci sta la necessità di sfogarsi, ma se si è scontenti e non si fa niente per cambiare le cose – o almeno tentare di cambiarle – a cosa serve? C’è da presumere che chi si lamenta, spesso e volentieri, in fondo è contento di ciò che ha, e ha ciò che vuole, anche se se ne lamenta, e il lamentarsi fa semplicemente parte del suo carattere. Però a questo punto ancora di meno me la spiego.  Pare che la gente faccia di tutto per sentirsi infelice. Niente sembra mai andare come dovrebbe, o come vorrebbe, quello che vive in prima persona e quello che vede vivere in giro. Una tranquilla stabilità diventa monotonia ed insoddisfazione, se non costrizione e sacrifici chissà di quale entità e chissà da chi imposti. Basterebbe realizzare che se siamo a quel punto è perché noi abbiamo voluto esserci, nessuno ci ha costretti né spinti a farlo (spesso questa è usata come scusa per lamentarsi ulteriormente), e che in fondo abbiamo ciò che fa per noi, per cui non ci sono motivi reali per lamentarci. E se al contrario si pensa che ci siano, basterebbe pensare che una via di uscita c’è sempre, e che si può sempre tentare di cambiare le cose e adattarcele addosso per viverle al meglio, questo ovviamente senza danneggiare niente e nessuno altrimenti poi si dovranno fare i conti con la coscienza, che non potremo ignorare. Anche chi decide pre-valutando chi o ciò che ha intorno, quello che pensano o vogliono gli altri, le conseguenze che può infliggere la sua decisione, anche questo tipo di persona sceglie ed è libera di scegliere: la scelta la compie nel momento stesso in cui pensa a tutto il resto, e da cui caratterialmente non riesce a prescindere. perché se lo facesse si sentirebbe egoista. E’ sempre lei a scegliere, nessun altro la costringe né la trascina.
Se si potesse tornare indietro, attraverso percorsi mentali all’inverso, fino al momento esatto dell’inizio delle varie situazioni che viviamo, scopriremmo che all’origine di queste ci siamo noi, e la nostra scelta. La consapevolezza di questo non può che farci felici, sapere che siamo stati noi gli artefici anche dei nostri errori, che abbiamo avuto la libertà di decidere ed eventualmente sbagliare e abbiamo avuto e abbiamo ancora  modo ed opportunità di rimediare, di prefissarci una meta e di dirigerci verso quella, o anche no, vivere semplicemente minuto per minuto. E’ vero che la vita mette alla prova, spesso dura prova, questo è innegabile, e alle volte tragico, purtroppo. Ma “come” vogliamo affrontarla sta a noi e soltanto a noi. Se pensassimo questo, invece di girarci e rigirarci nel pessimismo e nell’insoddisfazione nata dal pensiero di tutto quello che “avrebbe potuto” essere e non è stato, o la smettessimo di incolpare terzi per le situazioni di vita in cui siamo, se lasciassimo perdere i  vari “se avessi fatto, se non avessi fatto” o peggio “se non mi fossi fatto influenzare dagli altri” che non sta nè in cielo nè in terra, scopriremmo che non abbiamo motivi per essere insoddisfatti, e che comunque non è mai troppo tardi per cambiare direzione.

Che l’uomo sia “artefice del proprio destino” non lo penso del tutto. La vita decide, con i suoi eventi  e avvenimenti che ci mette davanti. Ma che poi stia esclusivamente a noi decidere come affrontarli, è una verità oggettiva.

(succublog splinder: 23/02/2011)

Lamentarsiultima modifica: 2011-12-27T18:26:41+01:00da ellypettino
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