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Le 20 regioni italiane: l’Umbria

Il centro geografico dello stivale.

2 province: Perugia, Terni

STORIA

L’Umbria ha origini antichissime. La regione era abitata dalla popolazione italica degli Umbri,  Devastata gravemente nei primi secoli del M. E. dalle invasioni barbariche,  fu, a partire dalla fine del sec. VI, divisa in due parti, una longobarda, che formò il ducato di Spoleto, e una bizantina, costituita dal ducato perugina, via di comunicazione tra l’Esarcato e la Pentapoli da una parte e il ducato romano dall’altra.
Nel sec. VIII i territori ex-bizantini passarono sotto la sovranità pontificia, che più tardi fu riconosciuta anche dai duchi di Spoleto.
Contemporaneamente sorgevano in Umbria le prime signorie locali e vi intervenivano altri potentati italiani, come Gian Caleazzo Visconti (1400).
Restaurato del tutto nel 1814 il dominio pontificio, dopo aver fatto parte, durante il periodo napoleonico dell’impero francese, nel 1831 la regione partecipò attivamente ai moti liberali delle Romagne e nel 1849 aderì alla repubblica romana. Dopo l’occupazione delle truppe austriache, un moto antipontifìcio, scoppiato a Perugia nel 1859, venne crudelmente represso. Occupata nel 1860 dalle truppe piemontesi, l’Umbria entrò a far parte dopo il plebiscito, del regno d’Italia.

IN UMBRIA SI MANGIA COSI’ – SPECIALITA’ GASTRONOMICHE
(tradizioni medievali)

* spaghetti alla norcina
* spiedini spoletini
* 
crostini con salsa tartufata
* tegamacci di anguille e persici
* prosciutti e salsicce
* scamorza, i pecorini stagionati, i formaggi di fossa o quelli alle erbe e il tipico formaggio al tartufo.
* varietà di pane: Il Pan caciato, il Pan nociato, il Pane casereccio, il Pane di strettura, il Pane di Terni, la pizza di Pasqua e la Torta al testo.
* dolci: torciglioni di mandorle macinate, il panpepato, il Torcolo di San Costanzo (delizia tempestata di canditi, uvetta e anice), la pinoccata a base di pinoli, la ciaramicola (simbolo di Perugia, dal cuore rosa) e il faratu de fare (sanguinaccio di farro). Come dimenticare il bacio….di cioccolato Perugina, naturalmente.

DETTI IN DIALETTO

Essendo incastonata tra Lazio, Toscana e Marche, l’Umbria linguisticamente subisce l’influenza delle regioni confinanti, evolvendo una equa mescolanza.

Chi ccià la mojie bella sempre canta e chi ccià pochi quatrini sempre conta.
Chi ha la moglie bella canta e chi ha pochi denari li conta sempre.(Terni)
Chi rubba ccià la robba, chi lavora ccià la gobba.
Chi ruba ha la roba, chi lavora la gobba.(Terni)
Finirno i pregiutti anche ta Sorbo
Sono finiti i prosciutti anche a Sorbo (c’è rimasto poco di ciò che c’era all’inizio)(Perugia)
Chi se rinnova lu giornu de Maria, è libiru da ogni maladia.
Chi indossa l’abito nuovo il giorno di Maria, è libero da ogni malattia.(Terni)
L’avaru è come lu porcu, è bonu quann’è mortu.
L’avaro è come il maiale, è buono quando è morto.(Terni)

(succublog splinder, 30/11/2010)

Le 20 regioni italiane: l’Umbriaultima modifica: 2011-12-27T13:49:31+01:00da ellypettino
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