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Le 20 regioni italiane: la Lombardia

11 province: Como, Varese, Sondrio, Bergamo, Milano, Brescia, Lecco, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova

STORIA

La preistoria lombarda vede, dal Neolitico all’età del ferro,  l’insediamento delle seguenti civiltà, a seguirsi: civiltà della Lagozza; la civiltà di Remedello, che dà l’impronta alla agli inizi del II millennio, quando si conosce il rame per i rapporti stabilitisi con le civiltà iberiche di Almeria, di Los Millares e con quella di Creh minoica;
la cultura terramaricola, così detta per i villaggi di capanne; la civiltà di Golasecca.
La storìa della Lombardia inizia nel sec. V a. c., quando con la invasione gallica. Quando nel 222 gli Insubri dovettero cedere alla conquista dei Romani, questi si impadronirono della pianura, ma dovettero però fermarsi ai piedi delle Alpi. Nel sec. I a. C. la storia della si confuse con quella della Gallia Cisalpina. Con la divisione augustea la appartenne per la parte orientale alla Venetia, per quella occidentale alla Transpadana.
La regione acquistò il suo nome in seguito alla conquista longobarda (568-571), ed ebbe allora come suo centro Pavia, mentre si definivano i limiti e i nomi di altre regioni precedentemente confusi nel comune termine di Longobardia, dato a tutta l’Italia longobarda, in contrapposizione all’Italia bizantina o romana, detta Romània.
Tra il sec. XI e il XII vi fiorirono i comuni di Milano, Como, Lodi, Cremona, Pavia.
Sotto i Visconti la Lombardia visse  lo Stato di Milano. Sotto Francesco Sforza (1450-1464) si attuò una politica di saggio equilibrio.
All’inizio del sec. XVI il ducato di Milano divenne oggetto di contesa tra Francia e Spagna. Dopo passò definitivamente agli Spagnoli (1559), i quali lo conservarono fino al sec. XVIII quando, in seguito alla guerra di successione spagnola (1701-14), esso passò agli Austriaci.
Durante la Repubblica Cisalpina (1797) fu unita alla la Valtellina; nel Regno d’Italia (1805) essa si legò politicamente e amministrativamente ad altre regioni; fu quindi unita al Veneto nel Regno Lombardo-Veneto, mentre, dopo la seconda guerra d’indipendenza (1859), separandosi dal Veneto, entrò a far parte dello Stato unitario italiano.

IN LOMBARDIA SI MANGIA COSI’ – SPECIALITA’ GASTRONOMICHE

*I tipi di pane sono: La Michetta, il Pan coi i fichi, la Busella e il Pan di segale.
* Cappelloni: Sono dei cappelletti giganti della Lomellina, si fanno con un ripieno di carne di manzo “stufata” e di salamino sotto strutto.
* Casonsei: Piatto tipico della tradizione bergamasca e bresciana è una pasta ripiena di salame, spinaci, uova, uva passita, amaretti, formaggio e pane gratuggiato servita asciutta, con burro fuso e salvia.
*Gnocchi alla lariana: È un piatto con un impasto a base di farina, uova, latte e aromi. Dopo aver amalgamato il tutto, si getta l’impasto a cucchiaiate in acqua bollente, quando vengono a galla si raccolgono con il colino e si condiscono con formaggio fresco a cubetti, salsa di pomodoro o di ragù.
* Mariconde: Sono palline di pasta amalgamate con uova, formaggio, burro e pane e fatte cuocere nel brodo di carne.
* Pizzocheri: Piatto tipico della della Valtellina, sono tagliatelle fatte con farina di grano saraceno e, in parte, di frumento. Vengono cotte insieme alle patate sbucciate, verze e coste. Scolate sono poi condite con formaggi della Valtellina non molto stagionato in un soffritto di burro e aglio.
* Risotto al pesce persico: È un risotto bianco guarnito da filetti di pesce persico, infarinati, passati nell’uovo sbattuto e poi fritti nel burro.
* Risotto con le rane: Piatto tipico della lomellina, si cuoce in un soffritto d’aglio, tirato a cottura con il brodo di rane e arricchito con le coscette disossate.
* Tortelli cremaschi: Dopo aver preparato la sfoglia di pasta all’uovo si formano dei saccottini riempiti con un impasto fatto di amaretti, formaggio grana, cedro candito, un pizzico di noce moscata, uvetta, pangrattato e uovo. Il tutto viene poi condito con burro fuso e salvia.
* Tortelli di zucca: Piatto forte del mantovano, sono tortelloni con un ripieno di zucca, amaretti, mostarda di mele e formaggio grana. Vengono serviti in tavola asciutti con burro e formaggio oppure con sugo di pomodoro.
* Cassoeula: È un piatto prevalentemente invernale tipico del milanese, in uno stufato di verze e carni di maiale (salsiccia, puntine, piedini e cotica).
* Cotoletta alla milanese: Il pezzo con cui si prepara questo piatto è il carré di vitello, la tipica cotoletta con l’osso un po’ battuta con il batticarne quindi passata nell’uovo sbattuto e impanata e quindi fritta nel burro.
* Lavarelli al vino bianco: Pesce tipico del lago di Como, che ricorda un pò la trota, viene preparato in filetti e poi cotto brevemente con burro, prezzemolo e spruzzato di vino bianco.
* Messicani: Tipico piatto milanese sono involtini di fesa di vitello, con un ripieno di salsiccia, formaggio grana, uova e aromi. Vengono fritti, infilzati sugli stecchini, nel burro e salvia spruzzando infine con Marsala.
* Ossobuco alla milanese: Richiede ossibuchi della zampa di vitello e dopo averli infarinati passarli in padella con olio e burro e poi cotti con salsa di pomodoro. Deve cuocere a fuoco lento e per un’ora circa, alla fine si aggiunge un trito (gremolada) composto da buccia di limone, aglio, rosmarino, salvia e prezzemolo.
* Polenta taragna: Il nome di questo piatto deriva dal “tarello”, il lungo bastone con cui si mescola, nel paiolo di rame, farina di grano saraceno e un pò di farina di mais. A fine cottura si aggiunge burro e formaggio.
* Trippa: La trippa, detta “busecca” nel dialetto milanese, viene cotta insieme a grossi fagioli bianchi di Spagna e aromi.
* Valigini: Piatto mantovano, sono fagottini di foglie di verza appena sbollettate con un ripieno di trito di pollo e patate e quindi fatti cuocere su un fondo di olio, burro e cipolla con un pò di salsa di pomodoro.
* Chiacchiere:Dolce caratteristico del Carnevale, sono fettucce di pasta dolce fritte o cotte nel forno e cosparse di poi di zucchero a velo.
Ancora

* Polenta dolce: Si prepara con farina di mais, latte, rosso d’uovo, amaretti pestati, burro e cannella. Dopo la cottura viene rassodata in forno.
* Spongarda: È una specialità cremasca ed è una variante del “pane dolce”. Nell’impasto troviamo miele, nocciole, cedro candito, uva sultanina e spezie.

DETTI IN DIALETTO

E dire che Manzoni, il padre dell’italiano moderno, era lombardo. Come tutti i dialetti che si rispettino, è incomprensibile. E’ simile al veneto, come è logico che sia, con inflessioni di oltreconfine (francese e tedesco).

L’amor, la famm e la toss hin tre coss che se fan cognoss
L’amore, la fame e la tosse sono tre cose che si fanno conoscere

Di donn ghe’n voeur domà do per ca, vunna viva e l’altra pitturada sul mur
Ci vogliono due donne in casa: una viva, l’altra dipinta sul muro 
El mond l’è mezza de vend e mezz de comprà
Il mondo è metà da vendere e metà da comprare 
Ol Signur l’è andà in ciel, ma i rimedi i ha lassaa in tèrra
Il Signore è andato in cielo, ma i rimedi li ha lasciati in terra
Per scampà on pezz ghe voeur bon zòccor, bon broccol, bon capél e pocch cervell
Per vivere a lungo occorrono buoni zoccoli, buoni broccoli, buon cappello e . poco cervello

A stà coi can se impieniss de pures
A stare coi cani, ci si riempie di pulci

El prim ann a brazz a brazz, el segond pattej e fass, el terz ann cuu a cuu, el quart ann quant’è mai t’hoo cognossuuù
Il primo anno a braccetto, il secondo fasce e pannolini, il terzo schiena a schiena, il quarto quando mai ti ho conosciuto

(succublog splinder, 17/12/2010)
Le 20 regioni italiane: la Lombardiaultima modifica: 2011-12-27T14:02:04+01:00da ellypettino
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