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Le 20 regioni italiane: la Sicilia

9 province: Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Catania, Ragusa, Siracusa

STORIA

In epoche remotissime la Sicilia fu popolata originariamente dai Sicani, popolazione mediterranea proveniente, probabilmente, dalla Spagna. Intorno al 1400 a.C. giunsero i Siculi, di ceppo osco-umbro, scacciati dalla Calabria, ai quali fecero seguito gli Elimi, imparentati, forse, con popolazioni celto-liguri.
Nel IX secolo a.C. penetrarono i Fenici, semiti, ai quali si deve la fondazione di Palermo. Nell’arco del X-VIII secolo sorsero numerose colonie greche. Le polis, città stato greche, raggiunsero notevole prosperità ed importanza nel mediterraneo, commerciando con altre popolazioni italiche come gli Etruschi. Nel 266 a.C. incominciò la campagna di conquista dei Romani . La Sicilia romana vive un’età prospera e tranquilla, con l’eccezione delle guerre degli schiavi nel 132 e 138 a.C. e le scorrerie di Verre.
Con la caduta di Roma la Sicilia è oggetto delle invasioni dei vandali e viene, in seguito, presa da Odoacre.
L’occupazione araba inizia nell’827 ma la caduta dell’ultima roccaforte greca (Rometta) è del 963. Dopo la Sicilia viene conquistata dai Normanni nel 1060.
Nel 1129 Ruggero II d’Altavilla è incoronato re di Sicilia e di Puglia.  Sotto il governo di Federico II la Sicilia raggiunge inarrivabili vette in campo politico, giuridico, artistico e letterario. In seguito l’isola diviene oggetto delle mire espansionistiche dei Francesi. Dopo la sconfitta di Manfredi e la morte di Corrado e Corradino, gli angioini stabiliscono definitivamente il loro governo sul Regno di Sicilia.
Nel 1282 Carlo d’Angiò viene sconfitto ed il potere passa alla famiglia spagnola.
Con la Pace di Caltabellotta (1302) gli aragonesi si impossessarono della Sicilia costituendo il Regno di Trinacria e gli angioini istituirono il loro regno su tutta l’Italia meridionale (Regno di Napoli). Lo scontro nel Sud fra spagnoli ed aragonesi si ripetè nel 1442 quando Alfonso V il Magnanimo, divenuto anche Re di Napoli, riunisce i due regni. L’unificazione della corona di Spagna col matrimonio fra Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia trasforma Napoli e la Sicilia in due viceregni. dal 1500 fino al 1713 il viceregno è retto dagli Asburgo. Poi passa ai Savoia e ritorna, nuovamente in mano Spagnola. Dopo il Congresso di Vienna Ferdinando I di Borbone riunisce di nuovo Napoli e Sicilia nel nuovo Regno delle Due Sicilie.
i siciliani si dimostrano insofferenti alla dominazione straniera. Scoppiano insurrezioni autonomiste e separatiste nel 1820 e nel 48. I Borboni resisteranno fino all’Unità d’Italia.

IN SICILIA SI MANGIA COSI’ – SPECIALITA’ GASTRONOMICHE

* pasta con le sarde
*pasta ‘ncaciata messinese
*pasta alla Norma (con pomodoro, melanzane e ricotta salata)
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pane cunsato (condito)
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pane ca’ meusa crostino con la milza
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melanzane alla parmigiana
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caponata di melanzane
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falsomagro (grosso rotolo di carne con ripieno di prosciutto, formaggio e uova)
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involtini alla palermitana (ripieni di pangrattato, uva passa, pinoli, formaggio e aromatizzati con alloro e cipolla)
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sarde a beccafico (con pangrattato, limone, pinoli)
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arancine (con ripieno di ragout di carne e piselli o di prosciutto e formaggio)
* dolci: 
frutta martorana, Cannoli, cassate, pignoccata, biancomangiare o il tradizionale gelo di “melone” (gelatina di anguria) 

DETTI IN DIALETTO
Il “sicilianu” o “siculo”, è un insieme di parlate romanze e fa parte dello stesso gruppo del salentino e del calabrese. Il dialetto siculo iniziò a svilupparsi sotto le popolazioni autoctone e per poi mescolarsi con le lingue di colonizzatori, quali fenici, greci e romani.

‘U voi ci dici curnutu ‘o sceccu
Il bue dice cornuto all’asino
Fai bene e scordalu, fai male e pensaci
Se fai bene, dimenticatene; se fai male, pensaci
Morsi ‘u figghozzu, finìu ‘u cumparatu
Morto il figlioccio, finito il comparatico
Cu’ fa ligna a mala banna, ‘a scirì ‘ncoddu
Chi fa la legna in un brutto posto, deve portarla fuori spalla
L’omminu pp’a parola, ‘u voi pp’e corna
L’uomo per la parola, il bue per le corna
Amicu ca m’a datu la castagna, ora m’a ddari ‘u sucu di la vigna
Amico che mi hai le castagne, ora devi darmi il sugo della vigna
‘U sceccu ‘a potta, ‘u sceccu sa mangia
l’asino la porta, l’asino se la mangia

(succublog splinder, 28/12/2010)
Le 20 regioni italiane: la Siciliaultima modifica: 2011-12-27T14:08:13+01:00da ellypettino
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