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Le 20 regioni italiane: la Toscana

Verso la parte alta dello stivale.

10 province: Massa, Lucca, Pistoia, Pisa, Livorno, Prato, Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto

STORIA

Le prime tracce certe della presenza umana risalgono al II millennio a.C.
Verso l’IX secolo a.C. appaiono le prime testimonianze della presenza degli Etruschi. ed è da essi, che l’attuale regione prese il nome di Etruria. Nel III secolo a.C. gli Etruschi furono sconfitti dalla potenza militare dei Romani
Dopo la caduta dell’Impero Romano la regione passò attraverso varie dominazioni . Nell’XI secolo il Marchesato passò ai feudatari Canossiani.  A quella famiglia apparteneva la famosa Contessa Matilde di Canossa.
Attorno al XII secolo inizia il periodo dei liberi Comuni, e Lucca diventa il primo comune in Italia. Nascono le prime forme di democrazia partecipativa e le associazioni di arti e mestieri. 
Tra il Trecento e il Quattrocento la Toscana, ed in particolare la città di Firenze, diedero un determinante contributo al Rinascimento Italiano. La fioritura dei commerci portò in alcune città della regione alla nascita delle banche (Firenze e Siena in primis). Durante il XV secolo salì al potere la famiglia Medici .. In questo momento quasi tutta l’area toscana,era sotto la signoria fiorentina. La famiglia Medici regnò sopra la Toscana ininterrottamente fino al 1737.

Il Granducato di Toscana poi  passò alla famiglia dei Lorena,. La più importante innovazione voluta dai Lorena, fu l’abolizione  della pena di morte nel Granducato di Toscana dal 30 novembre 1786 ed, è stata istituita in tempi recenti la Festa della Toscana, che si tiene ogni anno nel giorno di tale anniversario. L’unica interruzione alla sovranità lorenense fu la parentesi napoleonica che durò fino al 1814.
Si ebbe anche in Toscana la nascita de ´ l´idea di una “nazione italiana”: i “grandi toscani” divennero “grandi italiani” e DantePetrarcaBoccaccio,  Machiavelli e Galilei, vennero “arruolati” come simboli di una “Italia” da far “rinascere”.
Fu così che la Toscana divenne uno dei centri più importanti del movimento indipendentista e risorgimentale italiano. così che dara´ nel XIX secolo in dote al giovanissimo Regno d’Italia il suo immenso patrimonio culturale ed ideale, e per alcuni anni anche la capitale Il  periodo lorenense fu  per la Toscana un periodo illuminato, con la riforma dell’ordinamento giudiziario, con la costruzione delle prime ferrovie, la creazione del catasto e la bonifica della Maremma.
Il passaggio dal Granducato di Toscana allo Stato Unitario Italiano fu frutto di una incruenta rivoluzione.
Nei giorni 11-12 marzo 1860 fu celebrato un plebiscito, che confermò l’unione della Toscana alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II. La Toscana fu così annessa al Regno di Sardegna e quindi al nascente Regno d’Italia. In attesa del trasferimento della capitale a Roma, cosa che avvenne dopo la conquista savoiarda della città nel 1870Firenze ospitò il governo della nazione per cinque anni.

IN TOSCANA SI MANGIA COSI’ – SPECIALITA’ GASTRONOMICHE
(molta tradizione medievale anche qui)
– ho appena scoperto che i toscani sono definiti i “mangiafagioli”, di cui sono veri intenditori.
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*  il pecorino delle Crete Senesi 
* Finocchiona made in Chianti Gustoso salume caratterizzato dall’aroma del finocchio selvatico,
* i pici che sono deliziosi spaghetti fatti a mano
* 
la trippa alla senese 
* crostini di fegatini
 fettunta (pane toscano abbrustolito e insaporito con aglio e olio d’oliva)
* la pappa al pomodoro e la ribollita
* la panzanella, un’insalata di pane raffermo e ortaggi fresch
* la bistecca alla fiorentina,
* Se non vi piace la carne al sangue, una gustosa alternativa è la rosticciana
* verdure fritte miste – zucchine, carciofi, fiori di zucca, foglie di salvia…
* la trippa alla fiorentina
* il cacciucco
* zuccotto (gelato e pan di spagna)
* ‘cantucci di Prato‘ alle mandorle in mezzo bicchiere di Vin Santo dolce o secco
* i ricciarelli di pasta di mandorle, i cavallucci con miele, farina, canditi e spezie
* Il panforte, dolce invernale di mandorle, noci e frutta candita acquistabile nelle pasticcerie senesi.
* 
le coppate di miele cotto con noci, chiuso tra due ostie

DETTI IN DIALETTO
praticamente italiano. 

Non mi dare, non mi tòrre e non rilegare quando son molle.
La vite deve essere legata quando è asciutta

Tutto il rosso non son ciliegie.
L’apparenza inganna.

Il vino nel sasso e il popone nel terren grasso.
Le viti nei terreni sassosi e il melone nei terreni argillosi.

Baccalà, fegato e ova. Più che coce e più s’assoda
Baccalà, fegato e uova più cuociono e più diventano duri.

Tutt’i gusti sò gusti, disse quello che succhiava ‘n chiodo arrugginito.
Tutti i gusti sono gusti disse quello che succhiava un chiodo arrugginito

Tanto si ‘n tenti tu, tentan tant’altri!
Tanto se non tenti tu, tentano tanti altri! Ogni lasciata è persa.

O Tito, tu t’ha ritinto ‘l tetto ma tu ‘n t’intendi ‘n tetti ritinti.
Tito, hai ridipinto il tetto, ma non t’intendi di tetti ridipinti.

(succublog splinder, 30/11/2010)
Le 20 regioni italiane: la Toscanaultima modifica: 2011-12-27T13:50:48+01:00da ellypettino
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