Dic 28, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Comportamenti umani – paure – insicurezze

Comportamenti umani – paure – insicurezze

Rieccomi con la psicologia. Ho riscontrato ultimamente alcuni comportamenti che probabilmente si potrebbero definire patologici. Uno di questi, particolarmente diffuso, è la mania di persecuzione. Mi sono documentata in materia e ho trovato questo sito (http://www.lorenzomagri.it/20080910111/psicologia-clinica-e-patologie/manie-persecuzione-e-delirio.html), in cui vengono delineate in modo chiaro e conciso le caratteristiche di questo disturbo.
Cito: […]

Manie di Persecuzione: un caso clinico

Manie di Persecuzione: l’idea dell’esistenza di un mondo avverso

Manie di persecuzione

Il deliro di persecuzione, spesso indicato impropriamente come mania di persecuzione, è un delirio in cui il soggetto ritiene che tutto e tutti siano contro di lui, che tutto sia fatto e detto per sfavorirlo.

“Mi pare sempre assai strano che si abbia questa parola che, in effetti, significa che qualcuno ha la sensazione di essere perseguitato allorché le persone che lo perseguitano non lo ritengono tale. Ma invece non abbiamo una parola per la condizione in cui si perseguita qualcuno senza rendercene conto, condizione che avrei ritenuto seria quanto l’altra e certamente non meno comune”. (R.D.LAING)

Nel delirio di persecuzione, la persona ha un costrutto delirante nel quale si sente al centro di un complotto e ci possono essere una serie di segnali di questo complotto in atto che la persona pensa di cogliere.

Può oscillare da un delirio lucido, sistematizzato, ad un delirio meno sistematizzato, più bizzarro: dalla semplice sensazione di un qualcosa che sta avvenendo fino ad una paranoia dove il delirio ha una sua logica, ma la premessa manca del confronto con il dato di realtà, che è la caratteristica principale del delirio.

La persona, cioè, si forma, in un primo momento, un giudizio che non confronta con la realtà, poi, si forma il delirio e continua a non esserci un confronto con la realtà, ma questo non significa che il delirio in sé non abbia una sua logica.[…]

e mi fermo qui, perchè poi entra nei particolari con esempi clinici. Intanto mi ha sorpreso il fatto che il termine “mania” sia improprio per questo disturbo, ed è invece corretto parlare di delirio, anche perchè a me questo termine sembra in realtà un po’ troppo forte ed esagerato, almeno in certi casi diciamo “blandi”. Da qui, sono andata a sbirciare su Wikipedia, non sotto “mania”, ma sotto “delirio”, e mi sembra utile citarne qualche passo:

[…]In psichiatria, il termine delirio indica una varietà di stati mentali confusionali in cui l’attenzione, la percezione e la cognizione del soggetto appaiono significativamente compromesse. In questo caso è meglio utilizzare il termine Delirium. Di per sé il delirium non è una patologia quanto una sindrome (un complesso di sintomi) che può presentarsi in diverse forme, essere acuta o cronica ed essere espressione di una sofferenza metabolica del cervello che può avere molteplici cause. Il termine «delirio» deriva dal latino lira, “solco”, per cui delirare significa etimologicamente “uscire dal solco”, ovvero dalla dritta via della ragione.[1]

Il termine delirio in senso stretto (convincimento errato incorreggibile) si riferisce ad un disturbo del contenuto del pensiero, che può essere presente in varie malattie psichiche (psicosi), ad esempio nella schizofrenia, negli episodi depressivi o maniacali con sintomi psicotici, nel disturbo delirante cronico (o paranoia). Le forme croniche di delirio, basate sull’elaborazione razionale e lucida di un sistema di credenze errate, possono essere l’unico sintomo di una patologia psichica, in questo caso si parla in particolare di disturbo delirante cronico o paranoia.[…]

e ho letto che ci sono varie tipologie di delirio, più o meno gravi, tra le quali cito quelle che ritengo tra le più comuni (e anche non eccessivamente scioccanti)

[…]

  • delirio interpretativo: il soggetto interpreta fatti casuali come fatti a lui legati, sentendosi l’attore principale o sentendosi indicato come parte in causa;
  • delirio di persecuzione: il paziente ritiene di essere oggetto di una persecuzione (situazione spesso identificata anche col termine paranoia);[…]

e purtroppo questi casi ci sono. Un’amica psicologa tempo fa mi disse che nella vita quotidiana tutti abbiamo le nostre piccole schizofrenie e patologie, e queste ne fanno parte, anche se forse sono un po’ più che piccole, direi, visto che si parla di persone che vivono nella convinzione di venire costantemente fregate, imbrogliate, o imitate (o, meglio, copiate), e distorcono tutto quello che ricevono dagli altri, attribuendo al prossimo intenzioni neanche lontanamente pensate. Considerando ciò,  le persone di questo tipo possono risultare pericolose, di vari livelli di pericolosità, certo, nel senso che possono arrivare a danneggiare (in quanto si sentono appunto minacciate) non in modo estremo, ma comunque danneggiano. Ma mi chiedo, qual è l’origine di tutto questo? le paure?
Io penso che, senza ovviamente fare di tutt’erba un fascio (questo mai), in molti casi si tratti di “insicurezza”, ma non l’insicurezza di se stessi (che in genere porta ad un’altro tipo di chiusura), bensì un’insicurezza estrema verso l’esterno, una totale mancanza di fiducia, che impedisce loro ogni eventuale tentativo di fugare le paranoie. E non è facile farle ragionare (e leggendo l’articolo qui sopra se ne può capire il perchè), è come se si innescasse un meccanismo per cui interpretano ogni particolare, magari innocuo, in modo distorto, e del tutto errato.

NB: è implicito che, quando tratto questi argomenti, che ritengo importanti e delicati, non mi riferisco mai a patologie gravi e serie, e delle quali non mi sento assolutamente in grado di poter parlare. Mi riferisco solo a quelle “piccole” schizofrenie quotidiane di cui mi parlò la mia amica, e di cui in un modo o nell’altro siamo tutti soggetti.

(succublog splinder: 22/06/2011)

Comportamenti umani – paure – insicurezzeultima modifica: 2011-12-28T18:23:35+01:00da ellypettino
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