Gen 31, 2014 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Chi l’avrebbe mai detto

Chi l’avrebbe mai detto

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di immaginare Babbo Natale ….così? Eppure ora è possibile, visto che in questi giorni in Lapponia, sua “patria” natia, sono stati registrati ben 30° di temperatura! Lo sconvolgimento climatico è ormai assodato. Ma le cause quali potrebbero essere? Il “re” sole, con le sue tempeste magnetiche? Probabile. Oppure la polodia, e relativo spostamento dei poli, quindi delle fasce climatiche? O forse una concomitanza delle due cose? Un cambiamento c’è stato, è innegabile, davvero qui non ci si capisce più niente. E l’evento della Lapponia ne è una conferma eclatante. Proviamo dunque ad analizzare questo Spostamento delle fasce climatiche. Stavolta, però, non utilizzerò il web, ma dei libri “veri” (quelli di una volta, fatti di carta!) ma molto attuali, pare, visto che quanto dicono non si discosta affatto da quanto sostengono gli scienziati oggi.

Considerando gli eventi di questi ultimi giorni, in cui nevica a tutto spiano in Turchia, e ci ha dato giù anche in Giordania, nei territori in cui è nato Gesù  – alla faccia di quelli che da sempre rompono i cestini sul presepe innevato, ritenendolo fasullo – e in Messico, terra di norma assolata e calda, e approfittandone del fatto che siamo giusto giusto nei giorni della merla, notoriamente (ma ormai non più) i più freddi dell’anno, questo post ci sta benissimo.  Iniziamo con la polodia, e la migrazione dei poli,  per la quale consulterò il trattato “La terra” di autori vari, pubblicato nel 1958. Dicesi “Polodia la curva descritta dal polo nord sulla superficie della terra” che indicherebbe uno spostamento, pur leggero, dell’asse terrestre concomitante con la rotazione: in pratica, oltre a girare, saltelliamo pure. Questo spostamento potrebbe aver generato la migrazione dei poli, con conseguenti variazioni climatiche, oscillazioni per meglio dire, sull’intero globo.

[…] “Prendiamo come esempio l’Italia. Nei tempi più recenti troviamo una serie di indizi di oscillazioni images?q=tbn:ANd9GcRPvD_IMvaARR3jmcSblGMHGoTOBVf_j2lUn-7WuBp_wmC3mxlSclimatiche indicanti condizioni termiche più fredde delle attuali alternate con fasi in cui il clima è stato talvolta più caldo che oggi. Queste sono oscillazioni di breve durata e con un andamento ciclico che è proprio dei fattori che determinano il clima. Ma risalendo il passato i cambiamenti climatici presentano un’ampiezza e un ritmo ben diverso. Nel Pliocene, poco tempo avanti la prima espansione glaciale che segnò l’avvento dell’era quaternaria, flore e faune denotano un clima temperato già sensibilmente più caldo di quello attuale. […] Nel periodo precedente, cioè nel Miocene, il clima era ancora più caldo. […] Questa lenta ma continua evoluzione climatica si è svolta come se l’Italia avesse compiuto un viaggio dalla fascia equatoriale fino a raggiungere nel Quaternario la latitudine alla quale oggi si trova. […] Naturalmente non è sufficiente la documentazione di un solo paese per risolvere il problema; occorre ricostruire la storia climatica del maggior numero possibile di luoghi su tutti i continenti e poi esaminare quale ipotesi può spiegare il maggior numero di dati senza essere in contrasto con altri. [………………………]

Ecco. Variazioni climatiche. Che a lungo andare, con il passare dei secoli, si stanno quasi ribaltando, però, direi io.

Tempesta-solare1.jpg….ma passiamo ora al “re” sole, che tutti conosciamo bene dai tempi dei tempi, questo nostro benefattore numero uno. Sì, perché si parla tanto della luna, e di come ci influenza nei ritmi di vita, dai raccolti alle stagioni al ciclo riproduttivo, ma in realtà è dal sole che dipendiamo. Si può dire che la luna, con i suoi influssi, tipo le maree, per dire, “accarezza” la terra, delicatamente, se ne prende cura amorevolmente come una madre. Mentre il sole è il padre, severo e rigoroso, che, pur non privandoci di spettacoli unici quali alba, tramonto, aurore boreali e arcobaleno (dei quali è protagonista e fautore), spesso non esita a tirarle qualche bel ceffone. Perché i terremoti, le alluvioni, gli uragani, gli incendi, dipendono da lui, che con le sue tempeste magnetiche, sprigiona energia nello spazio, influenzando le correnti d’aria, e stravolgendo, così, tanto gli spazi del cielo, quanto la crosta terrestre fino al mantello. Già se consideriamo le sue dimensioni (ben 695.500 km di raggio, con una temperatura esterna calcolata sui 6000 gradi, vi lascio immaginare quale potrà essere quella interna….), immaginiamo quanta potenza possano avere queste esplosioni che sprigionano energia magnetica nello spazio. Le particelle solari si spandono all’esterno per poi essere riattratte dai vortici delle tempeste in atto. E’ attrai e respingi, attrai e respingi, con una forza solo ipotizzabile, un tira e molla continuo. E vuoi che tutto questo non attiri e respinga anche la nostra atmosfera a suo piacimento? Pensiamo un attimo all’Oklahoma, e ai tornadi da cui è stata letteralmente bersagliata in questi giorni. E’ probabile che quella zona sia in direzione di una qualche tempesta solare in atto, magari bella grande, e che quindi attira e respinge le correnti d’aria in maniera così forte da farle girare vorticosamente generando quei tornadi distruttivi. Premettendo che il periodo di maggiore intensa attività solare è quello in cui il Sole ci “mostra” la sua faccia macchiata, cosa che avviene ogni 11 anni e che al momento siamo in piena attività solare, vediamo cosa ha scritto in merito il Cecchini, di cui prenderò degli stralci dai suoi volumi “Il cielo”, pubblicati alla fine degli anni ’60, sulla nostra stella personale:

“Il sole è per noi il più mportante fra tutti i corpi celesti. Esso irradia luce propria e, più in generale, energia propria, cioè è una stella, enormemente più vicina di ogni altra. E’ la fonte prima che alimenta la nostra esistenza, riconosciuta tale fino dai tempi più remoti, nei quali il Sole era adorato come un dio e si erigevano templi in suo onore” […]

“[…] Per la distanza media dalla Terra, che è l’unità astronomica di lunghezza, possiamo assumere, in base alle considerazioni già svolte, 149.600.000 km, con un’incertezza relativamente piccola.” […]

 “LE MACCHIE SOLARI E IL CICLO DI ATTIVITA’ DEL SOLE” — Osserviamo dunque il sole al telescopio: l’immagine ordinaria o diretta del Sole ha l’aspetto di un disco brillante, leggermente oscurato ai bordi, sul quale si vedono, quasi sempre e distintamente, ora isolate, ora raccolte in gruppi, le ben note macchie solari. La scoperta di macchie solari sul disco del sole fu fatta per la prima volta, quasi contemporaneamente da GALILEO, J. FABRICIUS e PADRE SCHEINER NEL 1611, dopo l’invenzione del cannocchiale (ma la priorità è assicurata a GALILEO); e parve offendere la credenza della ‘incorruttibilità dei cieli! […] Cosa sono le macchie solari? Il complesso degli studi compiuti consente pertanto di ritenere che le macchie siano centri di zone perturbate, specie di vortici giganteschi, nell’oceano di gas solari incandescenti. Una pallida idea ci può essere data dai vortici dei cicloni che si formano talvolta nella nostra atmosfera, spesso accompagnati da scariche elettriche e che tutto devastano intorno; difatti anche le macchie sono sedi di forze magnetiche ed elettriche” […]

[…] “Fra le eruzioni cromosferiche ha una grande importanza storica quella del 1° settembre 1859, osservata da R.C. CARRINGTON per cinque minuti, che permise di stabilire in modo certo il legame tra questo fenomeno e le perturbazioni del magnetismo terrestre: difatti, contemporaneamente all’eruzione, gli strumenti magnetici dell’Osservatorio di Kew (Londra) registrarono forti deviazioni, e 17 ore dopo su tutta la Terra imperversò una violenta tempesta magnetica, rivelata da variazioni brusche, notevoli e apparentemente disordinate, nell’intensità e nella direzione del campo magnetico terrestre”.

Relazioni tra fenomeni solari e terrestri. — Fra le tante relazioni che sono state indicate, nel corso del tempo, fra il ciclo dell’attività solare e i fenomeni terrestri, ve ne sono di curiosissime: per esempio, A.E. DOUGLASS ed altri hanno scoperto che gli anelli annuali che si osservano sezionando grossi tronchi di alberi (Sequoia gigantea e specie diverse di Pinus) nell’America del NOrd, sarebbero più spessi e più distanziati in corrispondenza alla massima attività solare” […] “Si è poi creduto di scoprire altre relazioni, tra le più disparate, come guerre, epidemie e…rivoluzioni! L’attività solare è stata messa in relazione perfino…con i prezzi dei generi alimentari, e con le epoche di grande carestia e gravi crisi economiche, che coinciderebbero con massimi e minimi di attività! Anche della successione dei ministeri inglesi, sarebbe….responsabile il Sole! […] In particolare, e più seriamente, biologi russi hanno ripetutamente rilevato influenze dell’attività solare sulla composizione del sangue, e sulle morti repentine provocate specialmente in organismi debilitati, da malattie cardio vascolari. Un maggiore accordo fra gli studiosi si ha sull’influenza delle perturbazioni meteorologiche e magnetiche negli organismi umani particolarmente sensibili: da semplice insonnia, dolori muscolari o nevralgici, fino a casi di emottisi o apoplessia! Nessuno può certo negare “a priori” che eventuali perturbazioni nella radiazione solare possano avere conseguenze in particolari fenomeni biologici, fisici e psichici, ma molte fra le relazioni che si è creduto di trovare non hanno avuto finora conferma e possono ritenersi semplici coincidenze.” […]

[…] “All’atto stesso in cui si vede un’eruzione cromosferica, e i radiotelescopi registrano scoppi e rumori, si verificano i seguenti fenomeni, evidentemente prodotti da radiazioni ultraviolette e raggi X, ionizzanti gli strati dell’alta atmosfera terrestre:

1° Le trasmissioni radio e telefoniche transoceaniche ad onde corte vengono attenuate o interrotte, mentre sono intensificate quelle ad onde lunghe;

2° Gli elementi del campo magnetico terrestre sono perturbati;

Trascorso, da un’eruzione cromosferica, un tempo variabile fra pochi minuti e molte ore, fino ad oltre due giorni (tanto più lungo, per le particelle ad alta energia, quanto più è notevole l’attività solare) , la radiazione corpuscolare emessa dall’eruzione solare determina i seguenti fenomeni:

1° aumento della radiazione cosmica,

2° tempeste magnetiche;

3° aurore polari o boreali

[…………………………………..]

Come si può notare, testi che risalgono a 40, 50 anni fa, a parte qualche modo un po’ “antiquato” (ma non certo  meno bello e meno comprensibile) nell’esprimersi, dicono praticamente già le stesse cose che si dicono oggi. E, considerando le informazioni qui sopra, alcune delle quali davvero sconcertanti, l’evidente cambiamento delle fasce climatiche può benissimo essere direttamente collegato ad entrambi questi fenomeni, da una parte lo slittamento delle fasce climatiche dovuto alla polodia, dall’altra l’intervento molto deciso e decisivo del sole con le sue tempeste solari in piena attività. D’altra parte, nell’universo tutto è collegato, e tutto quello che vi accade riguarda direttamente tutti, compresi noi. Per concludere, mi dico: probabilmente erano degli ottimi astronomi e lo avevano capito, anche se con mezzi rudimentali,  semplicemente osservando i corpi celesti; o probabilmente erano degli indovini, o, forse, chi lo sa, dei viaggiatori del tempo….ma sia quello che sia, a questo punto penso proprio che i Maya avessero ragione.

Chi l’avrebbe mai dettoultima modifica: 2014-01-31T00:05:00+01:00da ellypettino
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