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e stavolta sospesi…..
I PONTI NEL MONDO
Il ponte ha uno scopo: consentire a persone e veicoli di raggiungere, da un punto di partenza, un dato punto di arrivo, superando ostacoli naturali o artificiali che interrompono la continuità del percorso. Se l’ostacolo è rappresentato da un corso d’acqua, abbiamo un ponte; se l’ostacolo è una vallata, parliamo di viadotto; se l’ostacolo è un’altra via di comunicazione, costruiamo un cavalcavia. Storicamente, possiamo pensare che l’uomo primitivo scoprì il ponte con la caduta casuale di un tronco d’albero fra le due rive di un fiume e ne realizzò l’utilità. I più grandi costruttori di ponti, nell’antichità, furono i Romani, i cui acquedotti ancora ammiriamo come opere d’ingegneria. Nei nostri giorni, lo studio della tecnica ha raggiunto risultati all’avanguardia, unendo all’ingegneria la genialità dell’architettura. I risultati sono magnifici. I ponti moderni hanno forme stranissime, sono fatti di materiali ultratecnologici, tengono conto dell’aspetto estetico, ma anche del fattore ecologia. I ponti pedonali, liberi da condizionamenti costruttivi, sono quelli che assumono le forme più stravaganti: si srotolano, si immergono nell’acqua, ruotano, fatti di curve panoramiche, perfettamente integrati con l’ambiente. Dietro la loro creazione un mondo di fantasia! (Fra Indovino)