Gen 27, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Tempo al tempo

Tempo al tempo

“Non si vive nel passato”, altra frase che ricorre spesso. E che trovo più che ovvia, visto che, tanto per fermarsi all’atto pratico, è una cosa fisicamente impossibile, nonché stesso identico motivo per cui non si può vivere il futuro. L’unico tempo che si vive è sempre il presente, che però, se ci pensiamo, paradossalmente nemmeno esiste. E’ tutto un continuo passaggio tra passato e futuro. Personalmente credo che sì, è vero che non si vive nel passato, ma è il passato a vivere con noi nel presente. Nel senso, quello che sono adesso è frutto di quello che ero e di quello che ho fatto in passato. Per me, il tempo è lineare (anzi circolare), i salti temporali sono possibili all’indietro grazie ai ricordi, e in avanti grazie all’immaginazione (e per alcuni grazie alla percezione extrasensoriale, dote rarissima). Non ci sono blocchi distinti, per cui dire “non si vive nel passato” è una sciocca ovvietà del tutto inutile da specificare. Meglio allora dire “si vive IL  passato”. I tre tempi sono collegati tra loro, come tappe su una stessa autostrada. E così come ritengo che il passato sia sempre con noi in quanto in noi stessi (anzi noi stessi addirittura), penso che il futuro lo costruiamo nel presente momento per momento. Hai voglia a dire che è tutto scritto. Se tu ad un certo punto ti fermi davanti ad un lampione e resti lì a fissarlo per giorni e giorni, rimbambimento a parte, hai diretto il tuo futuro, lo hai vissuto in quel modo lì, magari imparando ogni minimo particolare del lampione, cioè a dire, qualcosa l’hai comunque imparata, ma non più di quello. Intanto, intorno a te la vita (degli altri) continua, si muove in altre direzioni, con altre esperienze e altre occasioni che tu ti stai perdendo e che alla fine di quei giorni ti sei perso. Forse (senza forse) dire “perso” è anche sbagliato, visto che restare a fissare il lampione è stata una tua scelta, sei tu che sei rimasto così, nessuno né niente te lo ha imposto o prescritto, e magari ti piace anche, chi lo sa. Ecco perché io credo al detto “ognuno è artefice del proprio destino”. Dicono “ma ci sono eventi,  spesso tragici, che la vita ti mette davanti e quelli non li decidi tu”. Verissimo, ma per me questo dipende dal fatto che in quanto parte del tutto della natura, delle intemperie e della società, prima o poi quel movimento che scorre intorno a te mentre tu fissi il lampione, per forza di cose ti colpisce, ti trova, diciamo così, sulla sua strada, il fatto che tu sia fermo lì non vuol dire che tu ne sia fuori. A quel punto, una volta colpito, puoi decidere, ne hai libertà, come affrontare questo colpo, se ignorarlo ed incassarlo, per poi continuare a fissare il lampione – e in tal caso la tua vita prenderà la piega in base a questo – oppure reagire, magari respingendolo – in questo altro caso, la tua risposta attiva andrà a colpire altri e altro, generando una reazione a catena con conseguenze per lo più imprevedibili (“Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”, principio della dinamica di Newton nonché legge del karma). Ciò che sono oggi è il frutto di quello che ero ieri, e ciò che sarò domani dipende da quello che sto facendo ora, minuto dopo minuto. Per dire, alla fine di questo post (cioè adesso) sto vivendo il futuro rispetto a quando l’ho iniziato (=il passato).

Tempo al tempoultima modifica: 2016-01-27T00:05:38+01:00da ellypettino
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