Mar 7, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su C’era una volta

C’era una volta

me, che credevo nelle favole. Credevo e mi ci perdevo anche. Nel senso che, non contenta di trovarmi già in un mondo fatto totalmente di fantasia, ci fantasticavo pure su ulteriormente. Cosa non si fa pur di sognare. E il peggio è che tutto questo è durato fino a poco tempo fa, e forse boh, dura ancora. Nonostante le disillusioni costanti. E naturali. Ma io dico, perché non è possibile credere nelle favole sempre? Perché non si può credere che tutto finirà bene, e si metterà al posto giusto, per cui le cose andranno esattamente come dovrebbero andare? Ma a potere si può, mi dicono, a patto che tu non creda troppo a quello che sogni. Perché la realtà più spesso che no ti smentisce. E allora è meglio non sognare forse? Meglio smettere di credere nelle favole? No, per me no. L’amore esiste, vince su tutto, dura per sempre. Il principe raggiunge la cima della torre più alta del castello circondato dalle fiamme e protetto da un drago pur di salvare la sua amata. E lei lo attende lì (chissà perché sempre in queste situazioni così disastrate), senza muoversi, fiduciosa e speranzosa. ….. oddio in effetti è poco credibile. Ma si sa, credere in qualcosa è spesso molto una questione di volontà, nonché un grande rischio, ovviamente. Ci credi perché vuoi crederci. Quante volte mi sono sentita un po’ come questa principessa, che convinta aspettava il principe e credeva nella di lui volontà di superare ogni cosa pur di raggiungerla. E invece la realtà mi ha puntualmente smentito. Perché la realtà è fatta di tanti ostacoli spesso molto più pericolosi di un drago, e cioè: il menefreghismo, il lasciarsi distrarre dalle futilità, e soprattutto il tempo, che molta gente perde in piccolezze inutili, come se fossimo tutti immortali. Ma essere immortale non è anche una favola? Direi di sì. Eppure molti vivono la vita come se fossero eterni, perdendo occasioni, facendo aspettare, o aspettando a data da destinarsi per poi dire che così doveva andare. E allora io boh, non ci capisco più. Mi prendono per matta se io credo alla possibilità che due persone si incontrano, scocca l’amore tra loro (per inciso, pensavo che se io fossi stata Cupido avrei scoccato frecce a tutto spiano, e il mondo sarebbe un disastro, probabilmente) e, dopo aver superato con successo varie peripezie e vicissitudini, vissero felici e contenti. Nel pieno rispetto delle migliori favole. Così come mi raccontavano da bambina. Purtroppo però non mi dicevano mai cosa accadeva dopo quel “vissero felici e contenti”, per cui io non andavo mai oltre quel momento lì, cioè oltre la fine della favola che in effetti era l’inizio della vita dei protagonisti. Perché questi due amati il giorno dopo la fine (ed eventuali festeggiamenti) si sono svegliati, avranno fatto colazione e si saranno messi a pensare a come passare i prossimi anni della loro vita, no? Ecco, io a questo non ho mai pensato. Ed è qui il problema, probabilmente. Perché pare sia così, la realtà distrugge le favole. Ma la mia eterna domanda è: se io voglio continuare a crederci, lo fa lo stesso?

C’era una voltaultima modifica: 2016-03-07T00:05:55+01:00da ellypettino
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