Dic 28, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Riparliamo di Facebook

Riparliamo di Facebook

indubbiamente il fenomeno del momento. Ieri leggevo un articolo interessante su una rivista: 5 motivi per odiare Facebook e 5 motivi per amarlo. A me è sembrato che i motivi per odiarlo siano molto più gravi di quelli per amarlo. Fermo restando, ripeto, che non è Facebook in sé, non è il mezzo il problema, ma la gente che lo usa. Già l’illusione/scusa piuttosto frequente di nascondersi dietro all’idea di privacy è fuori luogo, perchè là, come ovunque su internet, siamo ben esposti, e chi sa farlo può tranquillamente sfondare la nostra “privacy” in un attimo, se vuole. Questo è un dato di fatto, è inutile che ci si illude di essere al sicuro, su Facebook c’è il controllo e i nostri dati sono esposti a tutti. Per cui basterebbe che chi usa internet, Facebook incluso, lo faccia con piena cognizione di causa di quello che fa, e nella totale consapevolezza (che tutti dovremmo avere) che quello che viene scritto è di dominio pubblico, di conseguenza nella completa responsabilità di chi lo scrive.
Ma torniamo all’articolo. 5 motivi per amarlo e 5 per odiarlo. Tra i motivi per amarlo c’è, tipo,

  • favorire le coppie gay – e non capisco bene cosa c’entri Facebook;
  • favorire la socializzazione – e questo punto è a doppio taglio perchè può essere anche uno dei motivi per odiarlo, visto che le delusioni e le fregature fioccano;
  • informare su eventi ed avvenimenti in tutto il mondo;
  • promuovere le iniziative benefiche e sensibilizzare verso condizioni umanitarie ed animali- unico punto su cui sono d’accordo, trattandosi di uno spazio molto frequentato, può essere un ottimo mezzo per rendere attivi interventi e sollevare coscienze. Ecco, questo sì, può essere un ottimo motivo, e più che sufficiente, per usare Facebook, invece di tante schifezze che vi si trovano;
  • permettere di scrivere il testamento biologico – anche qui non ho capito cosa c’entra Facebook. Viene indicato anche un link diretto (pubblicità?). Beh, io che sono dentro facebook non ne sapevo niente, ho dovuto leggere questo articolo (cartaceo) per venirne a conoscenza.

Questi tra i motivi per amarlo. Quelli per odiarlo mi sembrano più rilevanti:

  • pericolo di diffusione della pedofilia – statisticamente, gli utenti di facebook più assidui vanno tra i 9 e i 13 anni. Molto preoccupante. Perchè si sottovaluta la presenza (purtroppo c’è!) di gente malfidata e pericolosa, o senza scrupoli, che guadagna su queste cose già nella vita reale figuriamoci su internet , che ha il grande vantaggio (per i più pericolosi) di garantire l’anonimato…
  • aumento dello stress – funziona che più amici si hanno meno “sfigati” si è (mentalità sbagliatissima e deleteria), e di conseguenza “bisogna” assolutamente aggiornare il profilo ogni giorno, far sapere di sè, condividere link che ti fanno apparire buono, e che possano raccogliere più “mi piace” possibile; insomma, è tutto falsato, bisogna stare al passo, trottare come matti per mantenere una posizione che al 99% è totalmente fasulla e finta, da cui un notevole stress. Obiettivamente, come si può valutare una persona in base a numeri o frasi fatte e che magari nemmeno pensa?
  • aumento dei divorzi – perchè facebook permette di ritrovare vecchie amicizie, o conoscerne nuove, e (sempre grazie all’anonimato) mette in moto le menti senza scrupoli che si gettano in avventure o addirittura storie fino ad arrivare a sfasciare famiglie con relativa facilità;
  • fa perdere il lavoro – tramite tag di foto “compromettenti” o situazioni che possono essere viste (evviva la privacy) da chiunque, e arrivare alle orecchie dei datori di lavoro… da cui le conseguenze;
  • favorisce l’anoressia – a causa di immagini di una tipologia di donna a cui molte giovani mirano di arrivare.

Questo diceva l’articolo. Ora, Facebook è ormai un fenomeno di massa, c’è poco da fare. E se non fosse che troppo spesso i fenomeni di massa si trasformano in “isterismi di massa”, andrebbe anche bene. Ma come sempre, si tende ad arrivare agli eccessi: si parte da una cosa tranquilla che, essendo aperta a tutti,  finisce nelle mani sbagliate e addio. Questo è un fatto. Come è un fatto che si sta diffondendo sempre di più, le nuove generazioni praticamente ci stanno crescendo sopra. E allora? Come andrà a finire? E’ il solito cane che si morde la coda.

(succublog splinder: 02/06/2011)

Riparliamo di Facebookultima modifica: 2011-12-28T13:34:55+01:00da ellypettino
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